Le mandorle: amiche della salute cardiometabolica e dell’endotelio a cura della Dott.ssa Claudia Brufani specialista in endocrinologia e diabetologia
La frutta secca a guscio è un alimento salutare perché ricco in proteine, fibre, acidi grassi insaturi e micronutrienti (vitamina E, riboflavina, niacina e magnesio).
Il consumo regolare di mandorle è associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, infarto del miocardio, ictus cerebrale) e di diabete tipo 2.
L’assunzione giornaliera di mandorle riduce i livelli di colesterolo LDL (il colesterolo cattivo, quello che si deposita sulle placche aterosclerotiche dei vasi) e la glicemia a digiuno, senza portare ad aumento del peso corporeo.
La pelle di mandorla (la buccia che la ricopre) è una fonte di composti polifenolici, antiossidanti che possono mediare la prevenzione del rischio cardiovascolare.
Le mandorle contengono anche quantità significative di l-arginina, precursore dell’ossido nitrico (un potente vasodilatatore) e sono una fonte naturale di fitosteroli, che potrebbero contribuire alla riduzione del colesterolo LDL.
Uno recente studio londinese (Almonds Trial Targeting Dietary Intervention with Snacks) ha mostrato che in soggetti adulti di età fra 30 e 70 anni a elevato rischio cardiovascolare, il consumo di mandorle tostate intere non salate come spuntino, rispetto a un comune snack inglese (mini-muffin), ha effetti benefici sui marcatori di salute cardiometabolica.
Nel gruppo che assumeva mandorle, migliorava il profilo funzionale dell’endotelio (il rivestimento interno dei nostri vasi che tanta parte ha nella genesi delle malattie cardiovascolari), si riduceva il colesterolo LDL. Globalmente si aveva una diminuzione del 30% del rischio cardiovascolare solo modificando gli spuntini.
In Italia lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità (Okkio alla Salute) volto a valutare le abitudini alimentari dei bambini italiani, ha evidenziato che gli alunni della classe terza della scuola primaria consumano prevalentemente merende ad alto contenuto energetico: le merendine.
Migliorare la qualità degli snack consumati tra i pasti, sostituendo le merendine con la frutta secca, e nello specifico con le mandorle, può avere un impatto benefico sulla nostra salute e in particolare sulla salute delle nostre arterie, fin dall’infanzia.
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Email: cbrufani@libero.it oppure info@medisocial.it
Buongiorno dottoressa e grazie per l’articolo che trovo di grande interesse.
Sono un consumatore di latte di mandorla, specialmente nei mesi caldi, porta gli stessi benefici?
Quanto al frutto secco, un consumo smodato e quotidiano può portare problemi?
Grazie.
Buongiorno. Un consumo quotidiano di mandorle apporta benefici (40-80 gr al giorno), ma non è consigliabile un consumo smodato come per ogni componente della nostra dieta. Per il latte di mandorla bisogna valutare la composizione del singolo prodotto
Buongiorno dottoressa e grazie per l’articolo che trovo di grande interesse.
Sono un consumatore di latte di mandorla, specialmente nei mesi caldi, porta gli stessi benefici?
Quanto al frutto secco, un consumo smodato e quotidiano può portare problemi?
Grazie.
Buongiorno. Un consumo quotidiano di mandorle apporta benefici (40-80 gr al giorno), ma non è consigliabile un consumo smodato come per ogni componente della nostra dieta. Per il latte di mandorla bisogna valutare la composizione del singolo prodotto