Carboidrati: quali mangiare in gravidanza

Carboidrati: quali mangiare in gravidanza

Carboidrati: quali mangiare in gravidanza
Video e testi tratti, con autorizzazione, dal sito abcmamma.tv

Quali sono i carboidrati da utilizzare in gravidanza, i carboidrati amici.

La gravidanza è un momento particolare per il metabolismo della donna, un momento in cui la glicemia tende ad oscillare di più, ad aumentare di più verso l’alto, a scendere di più verso il basso.

Per poter fare in modo che la glicemia non oscilli ulteriormente, oltre quelli che sono i livelli fisiologici, quelli che fanno bene alla mamma e al bambino, è fondamentale che l’alimentazione in carboidrati sia corretta.

I carboidrati da eliminare in gravidanza sono quelli ad alto indice glicemico, sono quelli bianchi, tutto quello fatto con la farina bianca: il pane, le patate, che spesso si pensa siano un alimento salutare, sono fra gli alimenti a più alto indice glicemico; il riso; la pizza, assolutamente da evitare in gravidanza.

Invece, vanno favoriti tutti quei carboidrati che contengono delle fibre: tutti i carboidrati fatti con la farina integrale, i legumi, la verdura, la frutta.

In questo modo si tenderà ad avere una glicemia più costante, si tenderà ad evitare quelle escursioni glicemiche che sono caratteristiche della gravidanza, escursioni che se vanno troppo in alto portano al diabete gestazionale.

Le escursioni non devono essere neanche troppo basse, spesso le donne che hanno una diagnosi di diabete gestazionale in maniera impropria, finché non parlano con un diabetologo o un dietologo, tendono ad abolire completamente i carboidrati della dieta.

Questo è ancora più pericoloso di una dieta ad alto indice glicemico, perché, come già detto, la glicemia in gravidanza nelle fasi di digiuno fra due pasti o durante la notte tende a scendere di più, perché il feto assorbe glucosio; se andiamo ad abolire completamente i carboidrati, la glicemia scenderà sotto dei livelli fisiologici e la mamma attiverà in gravidanza il metabolismo degli acidi grassi, in un processo che permette alla mamma di ricavare energia ma come prodotto di scarto, chiamiamolo così; verranno prodotti i corpi chetonici che sono ancora più dannosi per il bambino rispetto all’iperglicemia.


Quindi è fondamentale che la dieta sia corretta, con tanti pasti, fino a sei volte al giorno, piccoli e frequenti, ricchi di fibre ma poveri di carboidrati ad alto indice glicemico.

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